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Apple, arriva iPhone 5

Apple ci sorprende ancora una volta.
Il nuovo iPhone si chiama iPhone 5, non “nuovo” iPhone.
Ma le novità ci sono: Retina display da 4 pollici, connettore Lightning, processore A6, LTE/4G e design in alluminio.

Il nuovo device si presenta più sottile che mai: solo 7,6 mm avvolto in una cover in puro alluminio anodizzato.
È più sottile del 18% e più leggero del 20% rispetto all’iPhone 4S. E c’è un Retina display da 4 pollici con risoluzione 1.136 x 640, 326 PPI e formato 16:9.
Tim Cook spiega anche il motivo della scelta: è più comodo da maneggiare e regala più spazio per visualizzare le tue informazioni. Insomma, vedi più cose sullo schermo: più email, più appuntamenti in agenda e cinque file di icone sulla Home. Tra l’altro le “vecchie” applicazioni, almeno stando alla presentazione,  sembrano funzionare alla perfezione anche sul nuovo display maggiorato.

Altre novità? Sì, c’è la connessione LTE (4G), peccato che in Europa sia disponibile solo in Germania, e il supporto Wi-Fi 802.11n dual-band. L’iPhone 5 è dotato, inoltre, del nuovo chip Apple A6: due volte più veloce dell’A5, anche a livello grafico. Un boccone indigesto per la batteria? No perché Apple assicura che dura più di quella dell’iPhone 4S.

La fotocamera iSight è sempre da 8 Mpixel (risoluzione 3.264×2.448) ma migliorata. Completamente riprogettata – più piccola del 25% rispetto a quella dell’iPhone 4S – con una protezione in cristallo di zaffiro (più sottile e resistente del vetro standard), e più “scattante” del 40%. Spunta anche la funzione Panorama per catturare immagini fino a 28 Mpixel: basta infatti spostare la fotocamera con un unico movimento lineare per farci stare tutto quello che ti trovi di fronte.
Non manca la funzione di video recording a 1080p che include una migliore stabilità quando riprendi, rilevamento dei volti (fino a 10) e la possibilità di scattare foto mentre registri. La nuova fotocamera anteriore FaceTime HD, invece, ti permette anche di fare autoscatti e registrare video HD a 720p. Che puoi facilmente condividere online tramite iCloud.

Un nuovo connettore. Si chiama Lightning, è più piccolo, resistente e “intelligente” rispetto al vecchio 30 pin che va definitivamente in pensione. La “new entry” è più intelligente perché è in grado di adattarsi ai segnali richiesti da ciascun accessorio. Novità anche sul fronte audio con i nuovi auricolari EarPods dal design completamente rinnovato. Apple ha impiegato 3 anni a progettarli ma, a quanto pare, si adattano perfettamente alle orecchie di tutti e “pompano” il suono direttamente nel “cervello”. Il microfono adesso è direzionale ‘beam-forming’ e il rumore di fondo viene neutralizzato sfruttando una nuova tecnologia.

Per quanto riguarda il prezzo, l’Italia, ormai è confermato, non è più nella lista dei paesi VIP. L’iPhone 5 sarà, infatti, in preordine a partire dal 14 settembre e in vendita dal 21 settembre negli Stati Uniti e altre parti del mondo. Da noi arriverà solo dal 28 settembre.
Apple Italia non ha ancora comunicato i prezzi, ma negli States costerà quanto l’iPhone 4S, ossia 199$ (16GB), 299$ (32GB) e 399$ (64GB) con contratto biennale.

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Apple iPhone 5: e se fosse diversissimo?

Le voci sul conto del futuro iPhone 5 ormai non si contano più, dal display maggiorato ai materiali avveniristici, ma ancora non c’è alcuna certezza: e se alla fine fosse completamente diverso da come ce lo stiamo immaginando?

Voci infondate – Negli ultimi mesi, si è fatto un gran parlare della prossima generazione di smartphone targata Apple. Tutti concordano sul fatto che riproporre uno schermo di dimensioni inferiori ai 4 pollici sarebbe un autentico harakiri, mentre altri hanno avanzato l’ipotesi che l’acquisizione della tecnologia Liquidmetal potesse servire per realizzare un’innovativa scocca super-resistente. Ci si è messa di mezzo perfino una cover in silicone, dalla curiosa forma a goccia, che ha fatto presagire un restyling radicale, ma nessuno di questi rumors ha mai trovato conferma.

Un iPhone mimetico – Sarebbero attualmente in fase di collaudo due diversi prototipi, le cui forme sarebbero tenute segrete mediante l’uso di speciali custodie gommose, che mimano l’aspetto dei “vecchi” iPhone. Questo stratagemma è stato adottato per consentire a un gruppo scelto di sviluppatori di provare questi nuovi dispositivi nella vita di tutti i giorni, tenendosi a debita distanza da sguardi indiscreti. Probabilmente, se sei passato dalle parti di Cupertino in questi giorni, potresti averne visto uno e non essertene neppure accorto.

Svelato il display – Il sito aggiunge che entrambi i prototipi sono dotati del medesimo display, che dovrebbe avere la stessa larghezza di quello dei modelli attuali, ma sarebbe decisamente più lungo, per raggiungere un rapporto tra le dimensioni di tipo cinematografico, in 16:9. Conti alla mano, se venisse confermata la densità di pixel degli ultimi Retina Display, queste indicazioni porterebbero a uno schermo da 3,95 pollici di diagonale, con una risoluzione massima di 640 x 1136, di cui sarebbe sfuggita un’immagine in rete. Questa notizia accontenta un po’ tutti, perché queste misure farebbero la gioia sia di chi vuole un pannello più ampio, sia di chi desidera che l’iPhone rimanga “a portata di mano”.

Torna il micro connettore – La seconda indiscrezione, riportata dalla stessa fonte, riguarda invece il connettore: riprendendo una voce che era circolata alcuni mesi fa, 9 to 5 Mac parla di una nuova interfaccia dalle dimensioni estremamente ridotte, a metà tra il Micro-USB e il più datato mini-USB. Riprende quota, quindi, l’ipotesi di collegare il futuro iPhone 5 alle porte Thunderbolt, per ottenere prestazioni inimmaginabili: tempi di ricarica dell’ordine di poche decine di minuti, trasferimento dati con velocità fulminea e altro ancora.

Nuovi accessori – Allo stesso modo, stanno già sfregandosi le mani i produttori di accessori per la telefonia, perché un connettore rinnovato implicherebbe una nuova generazione di docking station, cavi, cavetti e adattatori, che i clienti Apple – notoriamente ben disposti a spendere per questo genere di gadget – sarebbero costretti ad acquistare. Decisamente meno soddisfatti, invece, i consumatori che magari hanno acquistato da poco un prodotto d’eccellenza – come il Parrot Zikmu – e in breve tempo potrebbero essere costretti a liberarsene, in quanto incompatibile con il nuovo standard.

Data misteriosa – Rimane, infine, avvolta nel mistero la possibile data di presentazione del nuovo iPhone: fino a poco tempo fa, in molti pensavano che potesse aver luogo entro la fine di giugno, mentre la commercializzazione era prevista per settembre. Venuti a conoscenza dei test ancora in corso sui dispositivi, gli addetti ai lavori hanno prontamente ricollocato entrambe le fasi tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Samsung, nel frattempo, potrà vendere con calma una decina di milioni di Galaxy S III e lanciare anche il Galaxy Note.

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3D del futuro è senza occhialini

Tobii eye tracker

Tobii eye tracker

Il futuro del 3D è senza occhiali, anche sui pc.
Tobii ha presentato un nuovo dispositivo per il tracciamento oculare, più piccolo e economico di qualsiasi altra tecnologia attualmente sul mercato.
Tobii era salita agli onori della cronaca un paio di mesi fa quando, al recente CES di Las Vegas, avevo mostrato al grande pubblico l’interfaccia Gaze per Microsoft Windows 8 , la prima in assoluto a offrire un controllo completo del PC solo attraverso i soli movimenti degli occhi.
Ora l’azienda svedese torna alla ribalta grazie a IS-2 Eye Tracker, una periferica grande quanto una penna a sfera, in grado di rilevare i movimenti dei nostri bulbi oculari fino a 30 volte al secondo.

Il nuovo dispositivo consentirà di integrare un sistema di controllo oculare anche nelle più comuni televisioni da salotto, dai 46 pollici in giù, nei notebook e, perché no, anche nei tablet.
L’utente, inoltre, sarà libero di sistemarsi alla distanza che preferisce e con qualsiasi angolo di visuale rispetto al display, perché l’IS-2 Eye Tracker individuerà istantaneamente la sua posizione e adatterà di conseguenza l’immagine visualizzata in 3D.

Prima di poter ammirare il controllo oculare nei personal computer, dovremo attendere almeno un paio d’anni, ma siamo certi che questo è il futuro.
Sembra di rivivere quanto accaduto nell’ultimo decennio con il touchscreen: tutti, almeno all’inizio, lo consideravano una tecnologia quasi esotica, mentre adesso è diventato la norma.
Se, poi, Apple decidesse di appoggiarsi a Tobii per una futura gamma di MacBook o di iTV , il processo potrebbe subire una brusca accelerata, per la gioia dei fanatici del 3D.

Ciao e alla prossima,
Marco Ciaccia

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Spider Man HD

Spider Man HD

Spider Man HD

L’Uomo Ragno deve combattere per salvare la sua amata città.
Dovrà usare tutti i suoi poteri per salvare New York dalla peggiore invasione di supercriminali che la città abbia mai visto.
Combatti contro il tempo per fermare la follia e il caos creato dai supercriminali che vogliono impossessarsi della città e diffondere un virus velenoso! Spider-Man: Total Mayhem ha tutta l’azione, l’umorismo e il divertimento dei fumetti della serie Ultimate, tanto nell’animazione che nel gameplay.

DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ
– Goditi un gameplay dinamico: sono disponibili più di 20 combo per sfruttare appieno i superpoteri e le abilità uniche dell’Uomo Ragno.
– Sfrutta l’agilità dell’Uomo Ragno per superare gli ostacoli e i QTE.
– In caso di emergenza, usa l’attacco speciale dell’Uomo Ragno, la combo Ragnatela, per sbarazzarti del pericolo.
– Usa i sensi di ragno per evitare i pericoli e contrattaccare al meglio.

Esplora 12 livelli in ambientazioni di New York uniche che riprendono quelle dei fumetti.
Combatti ovunque, dai tetti alla metropolitana.
Esplora la città proprio come l’Uomo Ragno! Arrampicati sui palazzi, salta, lancia ragnatele per passare da un edificio all’altro o scivola tra i tetti in memorabili sequenze aeree.
Sblocca il costume nero e ripercorri tutti i livelli usando le nuove abilità ottenute grazie alla misteriosa sostanza Symbiote.

Spider Man HD è disponibile per iPad, QUI, al costo di 5,49 euro.

Ciao e alla prossima,

Marco

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Il 4G in Svezia, presto in Italia?

Il 4G in Svezia, presto in Italia?

Il 4G in Svezia, presto in Italia?

La Svezia è il primo paese europeo a offrire reti mobile di quarta generazione.
La tecnologia LTE, meglio conosciuta come 4G, arriva finalmente anche in Europa.
E noi come a che punto siamo?

La banda larga su smartphone e tablet arriva finalmente anche nel Vecchio Continente.
Se negli Stati Uniti e in Giappone è già una realtà, l’Europa ha impiegato più tempo per assegnare le frequenze .
La rivoluzione parte, però, dalla Svezia che sarà il primo paese “compatibile” con le reti LTE, meglio conosciute come 4G.
La conferma arriva da Samsung che ha annunciato la commercializzazione del suo Samsung S II LTE con Android 2.3 proprio nel paese scandinavo.
E si vocifera che anche Apple si stia convertendo al 4G.

La rete LTE (Long Term Stable) è il sogno di tutti i possessori di un dispositivo mobile.
A chi non piacerebbe navigare a velocità da capogiro con il plus della mobilità?
A stuzzicare il desiderio dei possessori di smartphone e tablet è la promessa di scaricare alla velocità massima teorica di 326,4 Mb al secondo – e superarla abbondantemente in futuro – e 86,4 Mbps in upload.
Stiamo parlando prestazioni di gran lunga superiori alle connessioni attualmente disponibili.
Basti pensare che la migliore linea mobile, ossia la HSPA+, non va oltre picchi massimo (sempre teorici) di download e di upload rispettivamente di 28 e 11 Mbps.
E, tra l’altro, la copertura è limitata quindi bisogna accontentarsi il più delle volte di linee tecnicamente inferiori, ovvero l’HSPA e il 3G.

E in Italia?
L’asta per le frequenze dell’LTE in Italia si sono concluse nel settembre dello scorso anno e assegnate (in varie percentuali) ai nostri quattro principali operatori (3 Italia, Wind, Telecom, Vodafone).
E, dopo le sperimentazioni, sono partiti test sul campo in città come Torino.
Sul campo perché Vodafone, per esempio, ha deciso di far assaggiare il 4G agli appassionati di calcio portandolo nei principali stadi italiani, iniziando da marzo proprio da quello di Torino.

Ciao e alla prossima,

Marco

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iPad 3 pronto al lancio

Apple iPad3

Apple iPad3

Manca meno di un mese al lancio di iPad3.
Fonti attendibili, nel corso negli ultimi mesi, hanno delineato l’identikit del prossimo tablet di Cupertino.
Ecco quali sono le caratteristiche più probabili.

A tutto schermo – Alcuni esperti del settore, prima dell’annuncio dell’iPad 2, davano per certo un Retina display – come quello dell’iPhone 4 e poi 4S – anche sul tablet di Apple.
Lo schermo è, invece, rimasto alla risoluzione di 1.024 x 768 pixel, come il primo modello, quindi è molto probabile che Apple dovrà passare allo step successivo con l’iPad 3.
È quindi che tutti diano per scontato un upgrade in tal senso.
Una gola profonda di Bloomberg sostiene che la risoluzione avrà una densità di pixel tale da rivaleggiare con la carta stampata, mentre altri parlano di un “raddoppio” – 2.048 x 1.536 – per permettere all’iPad 3 di visualizzare i contenuti offerti da servizio video come Netflix e Hulu a una qualità superiore a qualsiasi altro tablet in circolazione.
Senza contare la possibilità di sfruttare al massimo i giochi e le applicazioni di ultima generazione .

A5 vs A6 – Se l’iPad 2 non ha riservato grandi sorprese sul versante display, ha invece raddoppiato la potenza e le prestazioni grafiche rispetto all’antenato grazie al nuovo processore A5 dual core.
Un chip presente adesso anche sull’iPhone 4S che gli permette di andare come una scheggia e aiuta l’assistente vocale Siri a rispondere alla raffica di richieste e domande degli utenti (al momento solo in lingua inglese… ).
Se Apple dovrà darsi da fare per potenziare lo schermo, è molto probabile che sarà anche “costretta” ad aumentare la velocità di calcolo del processore.
Il sito Boy Genius ha recentemente fornito dettagli su un probabile chip A6 con tecnologia quad-core che dovrebbe debuttare proprio sull’iPad 3.
Il nuovo processore, complice un aumento della memoria Ram, dovrebbe essere in grado di stare al passo con uno schermo ad altissima definizione .

3G or 4G? – Apple è stata molto chiara sull’argomento: non passerà alla tecnologia 4G LTE finché non la riterrà affidabile per l’utente. Ossia finché le reti di quarta generazione non saranno ampiamente diffuse sul territorio.
L’iPhone 4S, infatti, è fermo al 3G ma c’è chi sostiene che l’iPad 3 potrebbe “correre” sul web più velocemente del suo parente telefonico.
Varie fonti, tra cui partner giapponesi di Apple, sostengono che l’azienda di Cupertino sta seriamente pensando di fare il grande passo verso il 4G anche perché aziende come AT&T e Verizon stanno spendendo un capitale per aggiornare le proprie reti mobile.
E un iPad 3 che scorrazza a tutta birra sul web non farebbe altro che velocizzare il passaggio alle reti di quarta generazione.

New look? – Ma come sarà esteticamente il nuovo tablet di Apple ?
Se c’è un aspetto su cui un po’ tutto il web concorda è che Apple non cambierà il look dell’iPad 3, almeno non radicalmente.
L’azienda di Cupertino, in effetti, aveva già rivoluzionato l’aspetto dell’iPad 2 rispetto al “vecchio” modello trasformandolo in una vera “sottiletta”.

A breve vedremo come sarà questo iPad3.

Ciao e alla prossima,

Marco

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The secret of Grisly Manor

the secret of grisly manor

the secret of grisly manor

App della settimana è un gioco che sta spopolando su iPhone, scaricato da oltre 100.000 persone.
The secret of Grisly Manor è un divertente puzzle game.
Oggetti familiari sono stati riprogettati per creare dei puzzle per voi.
Gli indizi abbondano, e come ogni puzzle da risolvere, ad ogni soluzione gli altri enigmi si presentano.
Oltre a nuovi puzzle, naturalmente.

Si è speso un sacco di tempo per fare in modo che nessuno potesse risolvere la miriade di enigmi sparsi per la casa.
Nessuno ma voi, riuscirete a risolvere il mistero della Manor Grisly?

The secret of Grisly Manor lo trovate gratis QUI su iTunes Store per un tempo limitato, quindi affrettatevi a scaricarlo se interessati.

Ciao e alla prossima,

Marco

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iMac con touchscreen nel futuro

Apple iMac touch

Apple iMac touch

Per quanto possa apparire strano usare il touch su un desktop da 27 pollici, la tecnologia touchscreen è il futuro ovvio dei computer.
Quindi non sorprende che Apple abbia alcuni brevetti che fanno pensare ad un’interfaccia touch per l’iMac.
Stando a PatentlyApple, l’ultimo brevetto pubblicato dall’USPTO ieri mostra elementi di una nuova GUI che potrebbero migliorare il potenzialmente confuso layout di un’interfaccia utente ibrida OS X/touchscreen.
A quanto si sa, non c’è niente di estremamente rivoluzionario, ma trasformare in modo elegante il mouse e i click in azioni touch è un’idea che alletta parecchio.

Certo è che in operazioni del genere, il difficile sta nei dettagli.
Ed è altrettanto certo che questo brevetto non è la prova definitiva che la prossima generazione di iMac avrà dei touchscreen, ma è evidente che Apple vede i touchscreen nel futuro degli iMac, o almeno in quello di Mac OS X.

Ciao e alla prossima,

Marco

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Il 2012 è l’anno della realtà aumentata

Realtà Aumentata

Realtà Aumentata

Il colosso di Mountain View, dopo aver introdotto la nuova modalità di visualizzazione isometrica in Google Earth e Google Maps , ha deciso di migliorare l’esperienza delle sue mappe tramite il nuovo motore grafico WebGL.
Chi ha un computer particolarmente datato o una scheda grafica poco performante, purtroppo, non avrà notato alcuna differenza: tutti gli altri, invece, adesso possono muoversi liberamente all’interno delle mappe e inoltre, impostando un percorso, veder spuntare un apposito tasto che permette di simulare l’intero viaggio.
E non è tutto: dopo le strade, Google sta riprendendo anche gli interni degli edificie, quando l’opera sarà completata, potrà ricostruire in 3D tutto il pianeta “calpestabile”.

Anche Microsoft si sta muovendo nella stessa direzione e vorrebbe trasformare il “giovane” Bing Maps nel maggior concorrente dei servizi offerti da Google, partendo proprio dalle planimetrie di luoghi pubblici e centri commerciali.

Shopping aumentato – Amazon sa bene che non potrà mai competere con colossi come Google e Microsoft, così ha deciso di puntare su quello che sa fare meglio: vendere online.
E cosa c’è di meglio di un’applicazione gratuita – da installare sul telefonino – che ti permette di identificare qualsiasi prodotto e di trovare in rete l’offerta migliore per poterlo acquistare?
Il programma si chiama Flow ed è già disponibile sull’App Store americano, qualora fossi interessato a provarlo.
Non farà di certo la felicità dei piccoli negozianti, ma l’idea di fare shopping ai prezzi più vantaggiosi alletterà sicuramente i consumatori.
Non dimentichiamo, poi, che Amazon ha da poco rilevato un’azienda che sviluppa sistemi di riconoscimento vocale, quindi un nuovo Siri potrebbe essere dietro l’angolo.

Apple che fa? – L’azienda di Cupertino, grazie a Siri , ha ribadito la sua supremazia nel settore degli smartphone e tablet ma, a ben guardare, non è tutta farina del suo sacco.
Il suo assistente vocale si appoggia proprio su Google per effettuare le ricerche sul Web, così come l’app iOS “Mappe” si rivolge alle Google Maps in caso di necessità.
Apple, però, sta cercando di diventare autonoma e indipendente e, proprio in quest’ottica, ha acquisito lo scorso novembre C3 Technologies, un’azienda specializzata nello sviluppo di modelli stradali tridimensionali.

Realtà alle porte – Tutte queste novità hanno un denominatore comune: chi vorrà sperimentarle dovrà possedere uno smartphone di ultima generazione, questo è certo.
Pertanto, sarà la telefonia mobile a fare da traino alle tecnologie di realtà aumentata, e chissà fino a che punto potranno spingersi nei prossimi mesi, quando potranno far affidamento su dispositivi avveniristici del calibro del Samsung Galaxy S3 e dell’iPhone 5.

Ciao e alla prossima,

Marco

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