Eva Henger
Per la rubrica “che fine ha fatto” oggi parliamo di Eva Henger (Pincheley, 2 novembre 1972) una ex attrice pornografica, attrice e conduttrice televisiva ungherese naturalizzata italiana.
Appena diciassettenne, viene eletta Miss Teen Ungheria 1989.
Trasferitasi in Italia conosce Riccardo Schicchi, che sposerà nel 1994 e dal quale avrà un figlio, Riccardino (1995), ed inizia ad esibirsi nei locali romani dell’agenzia Diva Futura ed in altri locali lap dance in tutta Italia debuttando nel 1997 nel mondo dell’hard con il film Finalmente Pornostar, sotto la regia del marito.
Diretta oltre che dal marito, anche da Joe D’Amato, girerà numerosi film hard.
Abbandonate le scene dei film hard nel 2001, venne lanciata da Riccardo Schicchi nel mondo della televisione cominciando la carriera di soubrette/ospite televisiva.
Recita in topless in un episodio di E adesso sesso (2001, Carlo Vanzina) in una scena comica sexy soft con Edelweiss.
Protagonista dal 2001 al 2008 di sexy calendari prodotti da Diva Futura.
Nell’estate 2005 conduce assieme al Gabibbo il programma televisivo Paperissima Sprint su Canale 5, divenendo la beniamina dei bambini.
Nel marzo 2006 Eva entra nella casa del Grande Fratello per una particolare prova settimanale: insegnare ai ragazzi la lingua ungherese.
Separata da Riccardo Schicchi (rimanendo comunque sposata legalmente), è attualmente “legata” dal 2005 con il produttore cinematografico Massimiliano Caroletti, dal quale il giorno 12 aprile 2009 ha avuto la piccola Jennifer.
Nel 2009 è tornata in sala d’incisione per registrare la canzone Lost Love, con la collaborazione del Synkro Team, squadra di produttori discografici.
Si tratta del quinto singolo dell’attrice, i precedenti sono stati Ooh Yeah (1998), My Heart Is Dancing (2006), Quando te quiero (2007) e Romantica (2007).
Nel 2011 ha inciso “Parole parole Parole ” di Mina in versione disco con il Dj Dr Feel x Sempre nel 2011 è stata la protagonista del video musicale “Closer” di Snoop Dogg e Ekow Wonder.
A maggio 2011 Copertina di Playboy.
Ciao e alla prossima,
Marco
Marco Ciaccia 