Gianni Minà (Torino, 17 maggio 1938) è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.
Ha collaborato con quotidiani e settimanali italiani e stranieri, ha realizzato centinaia di reportage per la Rai, ha ideato e presentato programmi televisivi (prettamente rotocalchi televisivi), girato film documentari su Che Guevara, Muhammad Ali, Fidel Castro, Rigoberta Menchú, Silvia Baraldini, il subcomandante Marcos, Diego Maradona.
Minà è editore e direttore della rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo, nonché direttore della collana di Sperling & Kupfer Continente desaparecido, dedicata a realtà e autori latinoamericani. Ha pubblicato numerosi libri sull’America Latina.
Nel 2003 è stato eletto nell’assemblea della SIAE e ha fatto parte del comitato che ha ideato e realizzato Vivaverdi, la rivista degli autori italiani.
Nel 2007 ha ricevuto il Premio Kamera della Berlinale per la carriera, il più prestigioso premio al mondo per documentaristi.
Le sue storie rimarranno tra le pagine più intense e cariche di passione nel panorama letterario e giornalistico mondiale.
Nel 1987 intervistò una prima volta per 16 ore il presidente cubano Fidel Castro in un documentario diventato storico e dal quale è stato tratto un libro pubblicato in tutto il mondo. Dallo stesso incontro è stato tratto Fidel racconta il Che, un reportage nel quale il leader cubano per la prima ed unica volta racconta l’epopea di Ernesto Guevara.
Nel 2007 Minà con Loredana Macchietti per la GME Produzioni S.r.l., Rai Trade e la Gazzetta dello Sport, ha editato Maradona, non sarò mai un uomo comune, la storia del mitico calciatore argentino in 10 DVD. L’opera, con 1.200.000 copie vendute si è rivelata record di vendite negli ultimi dieci anni.
Ha ideato e condotto tantissime trasmissioni sempre innovative e dal profilo elevato: da L’altra Domenica, scritta con Maurizio Barendson e Renzo Arbore a Blitz, alle interviste di Fidel Castro e Rigoberta Manciù. Innamorato dello sport ha portato sul piccolo schermo le storie, anzi le parabole moderne, degli eroi del nostro tempo ma la Rai nel 1998 lo epuro’ per i mille dissidi con capostruttura e vertici politici dalla vista miope.