Angry Birds non è un videogioco: è un fenomeno di costume.
Uno di quei prodotti di moda venduti così buon mercato (79 centesimi per iPhone, 2,39 euro per la versione iPad) che è davvero impossibile non approfittarne.
E dopo l’enorme successo, prodotto da Roxo, di questi “pennuti arrabbiati” e tutte le varie versioni e scopiazzature, arriva anche la versione nello spazio: Angry Birds Space.
Una fionda ben piazzata sul nostro planetoide, un set di uccelli variopinti pronti a immolarsi in nome di una tremenda vendetta, ed un’intricata struttura di legno, ghiaccio e mattoni da distruggere pezzo dopo pezzo. Questo è Angry Birds Space, e ben poco cambia, concettualmente, rispetto al capitolo originale, alla sua versione “stagionale”, o alla più colorata incarnazione dedicata al film Rio.
In questa versione spaziale del “puzzle game” più famoso del momento si deve sempre mirare, far fuoco, e sperare di far più danni possibili coi nostri pennuti.
La novità, oltre all’ambientazione ed al cambio di “look” dei nostri pennuti, sta nell’utilizzo tutto particolare della forza di gravità, legata proprio alla presenza di corpi celesti di diverse dimensioni.
I pianeti su cui sorgono le fortezze dei malvagi maiali verdi sono circondati da una fascia di un azzurro tenue, che sembra quasi rappresentarne l’atmosfera.
Si tratta in realtà della zona entro cui l’attrazione gravitazionale dell’astro si farà sentire, andando a modificare la traiettoria dei pennuti che, scagliati dalla punta del nostro dito, passeranno di lì.
Fin dai primi livelli di gioco Angry Birds Space esibisce abbondantemente quella nuova dinamica, facendoci prendere confidenza con le nuove parabole compiute dagli svolazzanti “protagonisti”.
Angry Birds Space lo trovate QUI su iTunes Store a 0,79 euro (nella versione iPhone).
Ciao e alla prossima,
Marco Ciaccia